L’Amazzonia si estende su 7 milioni di km2 in nove stati sudamericani ed è la più grande foresta pluviale rimasta sulla Terra.
Ma non è solo un’enorme sezione di foresta pluviale, ricca di biodiversità: il suo ruolo di regolazione del clima influenza l’intero globo.
Lo stato di salute di questa regione naturale è strettamente legato al cambiamento climatico globale poiché la foresta pluviale immagazzina dai 90 a 140 miliardi di tonnellate di CO₂. Allo stesso modo i fiumi dell’Amazzonia forniscono circa il 17% di tutta l’acqua dolce del pianeta regolando le precipitazioni in Argentina, Uruguay , Cile, Bolivia e Paraguay.
Tuttavia questo incredibile bioma non è mai stato così minacciato come lo è oggi.
Negli ultimi 30 anni le economie estrattive non regolamentate, insostenibili e persino illegali, hanno accelerato il rischio di perdere per sempre quella che oggi conosciamo come LA foresta pluviale tropicale per eccellenza.
Sono andati perduti più di 500 km2 di foresta pluviale amazzonica, ovvero 2 volte la superficie dell’Ecuador.
La frontiera agricola continua ad avvicinarsi alle foreste vergini dell’Amazzonia mettendola a rischio con la perdita di biodiversità, siccità, piogge devastanti e soprattutto, il rilascio di milioni di tonnellate di CO₂ nell’atmosfera.
Gli scenari di perdere per sempre la foresta pluviale non sono lontani, e nemmeno una delle nostre soluzioni: il Grouped Project REDD+ dell’Amazzonia Occidentale #WARG mira a raggruppare quante più aree possibili per proteggerle da tutte queste minacce, preservando ciò che per millenni è stato preservato e che purtroppo negli ultimi anni non è più stato protetto. CCC si offre di cambiare il paradigma nelle comunità locali, nel quale presenzieremo con una posizione proattiva e proporremo soluzioni che vadano dalla condivisione delle conoscenze all’acquisizione di tecnologia e software, cambiamenti in pratiche insostenibili e studi della flora e della fauna.
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Fonti da: WWF/FAO/ONU/Nat GEO