Introduzione alla serie di Camere Trappole. Uno strumento potente per mostrarvi cosa c'è dietro la nostra foresta protetta.
Oggi, in occasione di questo entusiasmante avvistamento, L'OCELOT.
L’ocelot, o Leopardus pardalis, è il membro più grande della specie Leopardus. Pesa tra gli 8,5 e i 16 kg, è lungo tra i 65 e i 97 cm e i maschi sono significativamente più grandi delle femmine. Vive in America centrale e meridionale, ma è stato avvistato anche negli Stati Uniti.
Il termine ocelot deriva dalla parola azteca “tlalocelot”, che significa “tigre dei campi”; gli Aztechi, insieme a molte altre culture indigene della regione, onoravano questo gatto selvatico e lo veneravano per la sua abilità nella caccia e per la sua bellezza.
Spesso viene confuso con il leopardo o il giaguaro, ma ha una corporatura molto più piccola e un mantello dorato caratterizzato dalla presenza di macchie, dette anche “rosette”, che vanno dal marrone scuro al nero, e una coda con macchie ad anello.
Predilige i climi caldi e le aree densamente boscose e possiede un’ottima vista per cacciare durante la notte. È notturno e crepuscolare e può essere trovato addormentato durante il giorno, probabilmente in alberi cavi, o sveglio per prepararsi alla caccia.
Come molti gatti, il Leopardus pardalis è solitario, di solito viaggia da solo e comunica per attirare potenziali compagni miagolando.
È anche abile nell’arrampicarsi, nel saltare e nel nuotare. È attivo per più di 12 ore al giorno, durante le quali può percorrere da 1,8 a 6,7 km, con i maschi che coprono quasi il doppio della distanza rispetto alle femmine.
A causa della loro popolarità nel commercio di pellicce in Occidente, gli ocelot si erano quasi estinti a metà degli anni ’80. La preoccupazione per la loro potenziale estinzione ha contribuito alla formazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES) nel 1975. La vendita di pellicce di ocelot è diminuita significativamente negli anni ’80 e non è più considerata una minaccia per la loro sopravvivenza.
Oggi, grazie alla sua abbondanza e all’ampia distribuzione, l’ocelot è elencato come specie “meno preoccupante” secondo la Lista Rossa delle Specie Minacciate dell’IUCN e le principali minacce alla sua persistenza sono la perdita e la frammentazione dell’habitat, il commercio illegale di animali domestici e di pellicce e le uccisioni per rappresaglia da parte degli allevatori di pollame.
Riprese con camera trappola: Carbon Credits Consulting/ Selva de Urundel, Salta – Yungas / progetti REDD+
Fonte: IUCN RED LIST/ Center For Biological Diversity/ Museo di Zoologia dell’Università del Michigan